Lunghi applausi nel Piazzale esterno del Castello Aragonese di Le Castella a Isola Capo Rizzuto (Crotone) per uno dei soli due concerti italiani di Peter Cincotti con cui si è chiusa la rassegna "Le Castella non solo jazz - Crotone Provincia d´Estate", aperta lo scorso 16 luglio da George Benson, organizzata per il secondo anno consecutivo da Ruggero Pegna con la Provincia di Crotone.
Lo si potrebbe identificare come il nuovo Billy Joel, eppure Peter Cincotti, 24 anni newyorchese con evidenti radici italiane, ha un qualcosa che lo differenzia da uno dei più importanti pop-rocker americani. Sintetizzando: meno rock, più jazz, meno melodia, più energia. Energico, quasi violento nel pigiare sui tasti del Wurlitzer. «Quando suono - racconta - metto tutto me stesso. Il pianoforte diventa un mio prolungamento, mi trasforma nello strumento che esprime ciò che ho dentro». Il New York Times ha scritto di lui: «Cincotti è uno dei più promettenti cantanti e pianisti della prossima generazione». Fra i suoi pezzi più belli, oltre allo stupendo Goodbye Philadelphia, ci sono Be Careful, U B U e la dolce Cinderella Beautiful. Il brano December Boys è anche colonna sonora del film omonimo. Simpatico e mai sopra le righe, Cincotti ha radici italiane (il padre del padre era di Piacenza), ma «ormai sono un italoamericano di terza generazione. I miei parenti sono tutti negli States eppure quando vengo qui in Italia sento una magica sintonia. Il sangue non mente».
A fine concerto Peter Cincotti è stato premiato con il "Riccio d´Argento" dell´orafo Gerardo Sacco, oscar della XXII edizione della rassegna "Fatti di Musica" attribuito ai migliori live italiani ed internazionali.
(In photo gallery il Castello Aragonese davanti al quale si terrà il concerto)