In merito al comunicato del Comitato Giovanile Lametino che, dopo il successo di Caparezza dello scorso anno, ha proposto di scegliere il concerto della notte di Capodanno attraverso facebook, chiamando in causa il Comune ed il promoter Ruggero Pegna, interviene quest?ultimo, reduce da un?estate straordinaria e ricca di eventi in tutta la regione:
?Ringrazio i ragazzi del CGL per il fatto che mi riconoscano come naturale interlocutore dei loro desideri musicali. Mi fa piacere qualsiasi scambio di opinioni ed anche ogni tipo di indicazione che provenga soprattutto dai giovani, sentendomi uno di loro. Voglio, però, subito sottolineare quello che, in realtà, è l?aspetto condizionante di ogni scelta, cioè quello economico. I nomi che ho letto nella lista dei gradimenti hanno dei costi, per notte del 31 dicembre, certamente superiori al budget di circa 40.000 euro, stanziato complessivamente negli anni scorsi dall?Amministrazione comunale. Non è una critica a quest?ultima, senz?altro meritevole di aver creduto in diversi ottimi progetti malgrado le ridotte risorse, ma un dato oggettivo. In tale importo sono compresi impianti, strutture, personale, siae, iva ed ogni altra fornitura necessaria. Per cui, se non si conosce l?eventuale budget disponibile, ogni gioco al nome preferito è privo di significato. Ne approfitto ? continua il promoter ? per alcune considerazioni. Il clamoroso successo di ogni serata di questa edizione del Demofest, dello strepitoso concerto di Cristiano De Andrè, del richiamato concerto di Caparezza e, non ultimo, di quello dei Pooh, eventi che hanno portato a Lamezia migliaia di persone dal resto della regione con servizi anche sui tg nazionali, hanno detto chiaramente che la buona organizzazione e la qualità tecnico artistica degli eventi, abbinate ad un?abile strategia di comunicazione, sono le formule vincenti. Traducendo in cifre: la migliore spesa possibile di danaro pubblico in tale settore è affidarsi a collaudati professionisti e non a improvvisatori o associazioni dilettantistiche e amatoriali. Se le indicazioni sono, almeno per il sottoscritto, estremamente chiare, la risposta della politica dovrebbe esserlo allo stesso modo, evitando la dispersione di risorse in mille inutili rivoli e concentrando gli sforzi per realizzare quegli eventi che portano benessere alla città, da qualsiasi punto di vista li si voglia guardare, compreso quello commerciale. Il Demofest continua a viaggiare in perdita, mentre l?Assessorato Regionale alla Cultura, ad esempio, ci fa sistematicamente assistere alla spartizione di milioni di euro secondo le logiche di quella politica clientelare che fa i bandi a proprio uso e consumo, in disprezzo a correttezza e, secondo me, anche legalità. Assessorato ormai fuori da ogni regola, come dimostra l?ultimo suo bando per eventi. Come già denunciato anche da diverse associazioni nazionali di categoria, tra cui Assomusica ed Assoartisti, per evitare che si disturbasse il manovratore, in tale bando l? Assessorato regionale alla Cultura, in contrasto perfino con le stesse indicazioni della Comunità Europea, ha addirittura impedito che partecipassero le aziende, cioè i soggetti legalmente, fiscalmente e professionalmente più idonei a dovervi e potervi partecipare. I giovani, oltre ad esercitarsi ad indicare questo o quel nome di artista, seguano e vigilino sui metodi di certa politica regionale che, puntualmente, avviliscono ed impoveriscono una regione sempre più derelitta, in cui il merito è sopraffatto dalla mediocrità del palazzo, spegnendo ogni piccola fiammella di speranza e vanificando ogni sforzo davvero utile.?