Dal 1 gennaio 2014 la Rai ha escluso DEMO dal palinsensto di Radio1.
(lettera di Ruggero Pegna) - Quando nel 2006 ho conosciuto personalmente Michael Pergolani e Renato Marengo, ho capito che ancora, in un settore in cui spesso prevalgono aspetti commerciali e indifferenza, c’è gente che fa il suo lavoro per passione e con amore; due fattori indispensabili per poter dedicare attenzione ai giovani e alle loro aspirazioni. Il loro modo di guardare alla musica mi convinse subito, al punto che partii insieme a loro nell’avventura del Demofest, la tre giorni di live in cui i veri protagonisti erano i tanti giovani ascoltati, “aiutati” e selezionati da Michael e Renato. Musicisti veri, alla ricerca di qualcuno che li aiutasse sinceramente e non li usasse o spolpasse, come spesso accade in questo settore. Nessuna tassa d’iscrizione, rimborsati in tutto, un palco da star e un trattamento da big affermati! Un’avventura splendida che ha regalato a centinaia di giovani “artisti”, ma anche a decine di migliaia di spettatori (almeno centomila nei tre giorni di ognuna delle edizioni effettuate), le emozioni vere che solo la buona musica sa trasmettere. Il Demofest è stato musica, ma anche amicizia, scambio culturale, incontri di mentalità e visioni, intrecci di sogni e progetti, opportunità di lavoro. Organizzo eventi quasi da trent’anni, ma mai, prima e oltre il Demofest, sono riuscito a vivere le emozioni semplici e pure di chi, ancora, non è una star ma aspira ad esserlo e di chi, come Michael e Renato, ha deciso di mettere a disposizione di tanti giovani il proprio successo e la propria esperienza, da veri intellettuali del genere.
In un Paese che parla di giovani e a favore dei giovani, ma che spesso in tal senso fa concretamente poco o nulla, usando strumentalmente questo tema per altri e non sempre sani scopi, almeno nella musica due matti sognatori hanno fatto sul serio, mettendosi a disposizione dei sogni e delle ambizioni di tanti ragazzi. Se, oggi, molti di loro continuano a far musica, anche a livelli importanti, avendo trovato stimoli e sbocco “occupazionale” (usando un termine di cui si abusa ma che non si usa), è grazie a chi, come Michael e Renato, ha trasformato un semplice demo, cioè una cassettina o un cd, registrati magari nella propria stanzetta di casa, in emozioni da trasmettere e condividere. Il Demo di Rai Radio1 e, insieme e conseguentemente ad esso, anche tutte le manifestazioni dal vivo connesse, è un progetto importante, direi basilare nel suo ambito, cioè di quelli da cui non si può prescindere in qualsiasi settore per mettere insieme tutti i fattori positivi e formativi di una società civile: educazione, istruzione, crescita, valorizzazione, aggregazione, possibilmente lavoro e benessere. Termini che non appartengono al gergo della musica, ma a quello del futuro di ogni giovane e del progresso dell’intero sistema. Nella musica, Demo è questo e altro. Non è intrattenimento fatto di sciocche battute o gossip, di diseducazione o banalità, ma un progetto, semplice e complesso allo stesso tempo, di sostegno a tanti giovani che vogliono far musica, uno spazio fondamentale di cui un servizio pubblico dovrebbe andare fiero. Da organizzatore di eventi che spesso ho voluto dedicare a scopi sociali e umanitari, disallineandomi da un contesto condito da tante ipocrisie, ho sposato la loro causa convinto che il loro modo di fare musica sia sano e bello, sia candidamente nuovo e rivoluzionario. Insieme a loro mi sono ritagliato un momento in cui sentire davvero la musica, quella del cuore. Il caso Demo che si è creato, con la sua esclusione dai palinsesti di Radio 1, è, a mio parere, un ennesimo segnale della propensione di certi media di gareggiare a livelli bassi, senza la minima preoccupazione di qualità, spessore culturale, impegno e utilità sociale. In un palinsesto in cui ci s’imbatte anche in un programma che si chiama “uomini e camion”, durante il quale chi non guida un tir cambia sicuramente frequenza, si lasci spazio anche ai ragazzi di Demo, una camionata di buona musica e intenzioni, passione e sogni…
Se sei un musicista o fai parte di una band emergente, manda il tuo demo a "DEMO L´ACCHIAPPATALENTI" (Radio1 Rai) di Michael Pergolani e Renato Marengo (Largo Villy De Luca, 5, palazzina G2, 00188 Saxarubra - Roma) e visita la pagina fb ufficiale. cliccando qui