LOREDANA BERTE' FA SOLD OUT AL POLITEAMA DI CATANZARO

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02/09/2014
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(Recensione al concerto di Giuseppe Panella su Musicalnews)

Se per dare un’idea di quanto successo giovedì sera al Teatro Politeama, nel corso del secondo appuntamento del Festival d’Autunno, servisse un aggettivo sarebbe di sicuro: entusiasmante. Ma la performance di Loredana Bertè è stata molto di più. Un crocevia tra presente e passato. Se le immagini che scorrevano alle sue spalle mostravano la sua storia attraverso i video e le foto, sul palco c’era la cantante che durante il concerto ha dichiarato«sono tornata» con la grinta di sempre.

Nessuno dei fan ha mai pensato che il suo tour fosse un ritorno. “Bandabertè 1974-2014” è stato immaginato come una festa cui partecipare per festeggiare con la propria beniamina una carriera all’insegna della trasgressione e dello spirito rock. Certamente gli anni dolorosi l’hanno segnata, ma le hanno conferito una profonda maturità artistica e una maggiore consapevolezza del proprio futuro. Ma, in un’epoca in cui la finzione regna sovrana, il personaggio è rimasto quello che tutti hanno imparato ad amare nel tempo: arrabbiata e vera.

In una serata tanto attesa i due video iniziali di “Io ballo da sola” e “Notti di luna”, girati da Asia Argento, hanno creato un clima di grande ansia. Ogni momento per vedere la propria beniamina era quello buono, ma ad arrivare sul palcoscenico erano solo i musicisti. L’apparizione di Aida Cooper è stata salutata da una ovazione. Qualche secondo e Loredana Bertè è apparsa nel buio accolta da applausi e urla. Nulla è mutato nel tempo e lei, l’amica di tutti i presenti, ha percepito tutto l’amore riversatole dalla sua gente.

Le note di “Re”, brano con il quale nel 1986 si esibì al Festival di Sanremo con il pancione, hanno dato lo slancio per un concerto indimenticabile. La voce della Bertè era quella di sempre graffiante e roca, ma anche più matura e ricca di sfumature. E dietro di lei le immagini dello storico filmato. Al termine le commosse scuse per aver dovuto “saltare” la data prevista del 3 ottobre «ma ero ammalata».

Da quel momento è stato un susseguirsi di grandi emozioni, sostenuta da una band rock potente. Andrea Morelli e Alessandro De Crescenzo, alle chitarre, Alberto Linari, alle tastiere, Pier Mingatto, al basso, Ivano Zanotti, alla batteria, Aida Cooper, vocalist sono i degni compagni di questo tour.

Il pubblico eterogeneo si è lasciato andare cantando con lei i brani che le hanno segnato la vita. Una lunga sequenza che ha attraversato quarant’anni di carriera.“Acqua”, “Jazz”“Il mare d’inverno” sono stati la prima sequenza mozzafiato, ma la scaletta non ha trascurato canzoni come “I ragazzi italiani”, “Luna”, “Esquinas”, composta da Djavan ed eseguita in portoghese, “Ragazzo mio”, di Luigi Tenco“Ma quale musica leggera” e “Padre davvero”, uno dei maggiori successi di Mia Martini.

Immancabile il tributo alla sorella Mimì con Aida Cooper che ha eseguito “Tutto sbagliato baby” e alla quale la Bertè ha consegnato simbolicamente il Premio Mia Martini. 

«C’è un signore che sfrutta il nome di mia sorella, approfittandosi della gente. E’ questo il motivo della mia assenza in Calabria. Spero che non lo faccia più, perché se succederà dovrà fare i conti con me». E’ la Loredana di sempre.

Il finale è stato incandescente. “E la luna bussò”, “Dedicato”, “Non sono una signora”, accolte con una ovazione da stadio, sono state il preludio a una interpretazione da brividi di “Sei bellissima”. Poi la raccomandazione: «Ora ci sarebbero i bis, se fate molto rumore noi torniamo». Invito accolto senza esitazione e il rumore è stato assordante.

Tutti di nuovo sul palco per eseguire “Per i tuoi occhi” e una elettrica“Mercedes Benz”, sottolineata da un ennesimo video di Asia Argento. Poi, come in un film, sullo schermo i titoli di coda. Il passato è solo nei ricordi, Loredana è pronta per una nuova avventura.

 

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