“Fatti di Musica: Ferragosto d’autore con Pino Daniele a Diamante!”. Ho ancora in testa lo slogan di questa estate, la calda vigilia del concerto trascorsa ad attaccare i suoi poster, il suo primo concerto organizzato nel 1989 nel palasport di Lamezia stracolmo, gli altri negli stadi di Catanzaro e Cosenza, ma soprattutto le sue canzoni, con cui mi sono cresciuto, come tanti. Ho ancora sulla pelle l’emozione di questo Ferragosto speciale: l’arrivo del Maestro, la foto che gli ho strappato prima del concerto, poi una serata emozionate col migliore Pino Daniele, unico e “irripetibile”.
Ho ancora nella mente la recensione che io stesso ho scritto di botto alla fine, a caldo come mia abitudine sotto le stelle di un angolo meraviglioso di Calabria: “Il Pino Daniele visto e sentito questa sera a Diamante ha incantato i suoi fan grazie ad un live intimo, accattivante e coinvolgente, che ha restituito intatte le vibrazioni della sua voce e i suoni delle corde della sua chitarra. Insieme all’affiatata band, ha illuminato il cielo del Ferragosto calabrese con le sue uniche e inimitabili melodie latin blues e il carisma di sempre, capaci di trasportare gli spettatori in uno straordinario viaggio di suoni, sensazioni e immagini, quelle create dagli splendidi acquarelli delle sue canzoni: dalle strepitose versioni di “Quando”, “Napule è”, “Quanno chiove”, cantate con tutto il pubblico, alle impareggiabili “Resta, resta cu’ mmè” e “Yes I know my way”, con cui si è congedato tra gli applausi scroscianti di un teatro consapevole di aver vissuto una notte magica. Unanime il coro di consensi e superlativi di un pubblico letteralmente stregato. Un grande concerto, un live speciale ricco di poesia, come solo artisti unici, vero patrimonio della canzone d’autore ma anche di tutta la cultura italiana, possono offrire…”.
A mio parere, è stato uno dei concerti più belli di Pino Daniele e, certamente, dei quasi trent’anni della mia rassegna “Fatti di Musica”. Ritrovarlo con un live così bello e intenso è stata, ancora una volta, una grande emozione. Ora che se n’è andato, resterà il ricordo di una persona sensibile e discreta, di un musicista davvero di livello mondiale, di un poeta autentico; resterà il ricordo di canzoni meravigliose, che la sua “lontananza” renderà ancora più struggenti; canzoni che ce lo riporteranno vicino in ogni momento in cui avremo bisogno della sua voce e della sua musica per ritrovarci, riflettere, continuare ad emozionarci. Perché, in fondo, i nostri miti non muoiono mai.